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percorsi
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Fotociclabile verso Lutago (C. Pedroni, 2006)

Da Brunico (Bz) a Cadipietra (Bz)

Il dislivello complessivo non è di per sé rilevante, sono alcuni strappetti a rendere un po’ insidioso questo percorso: comunque non c’è da scoraggiarsi, si tratta sempre di poche centinaia di metri, che in caso di difficoltà si possono superare… a piedi. Il paesaggio della valle Aurina è splendido e un paio di laghetti rappresentano piacevoli possibilità di sosta.

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Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta
Lunghezza 30 km
Livello di difficoltà medio
Fondo stradale prevalente asfalto, sterrato
Bicicletta Trekking, MTB
Luoghi d'interesse Brunico, Molini di Tures, Campo Tures, Luttago, Cadipietra
Informazioni pratiche
Gpx del percorso

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

Se il vostro programma prevede di fare andate e ritorno, il piacevole centro di Brunico è senz’altro il posto giusto in cui godersi il relax finale, altrimenti vale la pena fare un giretto per le vie intorno al fiume Rienza prima di partire, così da assaporare il fascino di questa bella cittadina altoatesina. Si parte dalla stazione, si attraversano i binari della linea che serve tutta la val Pusteria, per poi prendere il sottopassaggio ciclopedonale (attenzione a non prendere troppa velocità in discesa perché dovrete dare la precedenza alle biciclette che stanno occupando la rotonda) che taglia la statale.

Anche se a poca distanza dalla strada di valle, la ciclabile è subito gradevole per via degli alberi che la separano dal traffico motorizzato. Prima di arrivare a San Giorgio, la pista si immerge nella campagna e la sensazione di pedalare verso il paese di Heidi diventa sempre più consistente. Ecco la prima salitella: circa 500 metri prima di arrivare a Gais e al suo splendido lago artificiale che, durante l’estate, si trasforma in un lido affollatissimo. Nelle giornate molto calde (a dir la verità non troppo frequenti, da queste parti) difficile resistere alla tentazione di un tuffo.

Si torna in sella facendo rotta su Villa Ottone: quando si attraversa questo piccolo abitato, nel verde delle pendici della valle, si può scorgere il castello di Canova. Ma non è il caso di distrarsi troppo perché siamo ancora in salita: sarà così fino a Campo Tures, che si trova 10 chilometri più avanti. Si tratta comunque di una pendenza molto lieve e pedalabile anche se un grande stato di forma.

In prossimità di Campo Tures, lo scenario cambia completamente: la valle si restringe mentre le cime delle montagne vicine si fanno incombenti. È uno spettacolo che va e viene agli occhi del ciclista perché pinete e abetaia lo risucchiano dentro macchie di verde fittissimo. L’abitato di Luttago arriva a proposito, qui si può tirare un po’ il fiato e fare rifornimento idrico e calorico prima di affrontare il tratto più duro di tutto il percorso. Qualche centinaio di metri di salita tosta che solo i più allenati riusciranno a percorrere senza mettere i piedi a terra. Alla fine di questa salita, si attraversa la statale e ci si tuffa nuovamente in una boscaglia avvolgente. Sono le ultime battute di questa ciclabile che, prima di arrivare a Cadipietra, attraversa l’abitato di San Martino.