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Fotoitinerario verso Bitetto (E. Venezia, 2008)

Da Bari (Ba) a Castel del Monte (Ba)

La Ciclovia dei Borboni è un percorso turistico destinato a collegare Bari a Napoli: quello che viene descritto qui è il primo tratto. La prospettiva di vedere trasformato questo itinerario in un percorso protetto per il cicloturismo è piuttosto lontana visto che, dei 334 chilometri totali, solo una piccola minoranza sono riservati alle biciclette, infatti si percorrono per la maggior parte strade comunali e provinciali, battute da scarso traffico. Non ci sono rilievi significativi.

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Informazioni

Tipologia di percorso itinerario su strade secondarie con scarso traffico motorizzato
Lunghezza 67 km
Livello di difficoltà medio
Fondo stradale prevalente asfalto
Bicicletta Trekking, Bici da corsa
Luoghi d'interesse Bari, Bitetto, Palo del Colle, Castel del Monte
Informazioni pratiche
Gpx del percorso http://www.bicitalia.org/yourls/borboni

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

L’itinerario parte da Bari, capoluogo pugliese in cui merita una visita la città vecchia, negli ultimi anni oggetto di un lavoro di riqualificazione, con la Cattedrale e la maestosa basilica di S. Nicola. Il miglior modo per scoprire la città in sella alla bicicletta è seguire la cosiddetta muraglia, che si trova in zona a traffico limitato. Uno sguardo alla città nuova invece può partire da corso Vittorio Emanuele, su cui si affaccia il Palazzo del Governo e, di fronte, il Teatro Piccinni, dall’inconfondibile stile neoclassico. Poco distante Corso Cavour è una delle vie dello shopping cittadino: qui si trova il Teatro Petruzzelli, distrutto da un incendio nel 1991 e oggi finalmente restituito alla città.

Dalla stazione ferroviaria si comincia a pedalare in direzione sud fino a incrociare la nuova pista ciclabile di viale Unità d’Italia. Si pedala per qualche chilometro nell’hinterland della città, con alcuni passaggi su strada provinciale piuttosto trafficata. Non è il massimo, ma per fortuna la sofferenza non dura molto. In vista delle indicazioni per il santuario Madonna della Grotta, visitabile con una piccola deviazione a destra, la situazione cambia: la stradina su cui si pedala è davvero a misura di bicicletta e, nonostante la pesante antropizzazione, con un po’ di attenzione ci si rende conto di seguire il filo di una… lama. Le lame sono forme carsiche originate dal ruscellamento delle acque e si differenziano dalle gravine per il profilo più dolce e arrotondato. Vi scorre acqua soltanto durante le piogge più intense e sono caratteristiche della fascia costiera adriatica, mentre le gravine si trovano nell’area ionica.

Superato Modugno, si arriva all’antico casale di Balsignano. Nelle immediate vicinanze, su un pianoro affacciato sulla Lama Lamasinata, è stata individuata la presenza di un villaggio neolitico molto esteso, probabilmente il più antico della Bassa Murgia. Abbandonata la strada provinciale per Bitritto, si pedala per una stradina poco frequentata che attraversa un fitto uliveto e sale dolcemente all’abitato di Bitetto, lasciando intravedere a tratti la cupola maiolicata della sua cattedrale.

Quattro chilometri più avanti il traguardo di Palo del Colle è un piccolo gran premio della montagna, vista la pendenza della salita che bisogna affrontare. Per recuperare le forze c’è una bella discesa (attenzione al fondo stradale un po’ malandato) che ci lancia verso Palombaio. Ora si segue una strada che corre parallela alla provinciale e basta andare sempre dritto per arrivare alla meta. In questo tratto si può godere di una fusione totale con la quiete della campagna, seguendo dolci ondulazioni tra gli ulivi. Un momento di contemplazione che permetterà al ciclista di osservare al meglio il cambiamento del paesaggio: ci si trova al margine di un’ampia conca dove lo sguardo può liberamente spaziare verso i profili quasi orizzontali dell’altopiano delle Murge, interrotti soltanto da pini o querce isolate, mentre gli ulivi lasciano finalmente spazio a grandi vigneti.

Ci aspetta il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che circoscrive un territorio affascinante ma piuttosto aspro, privo di acqua e di punti di ristoro, con tratti in salita, quasi sempre al sole e spesso con il vento contrario. Ecco perché una sosta a Ruvo di Puglia, famoso nell’antichità come il maggior centro di produzione di ceramiche apule, risulta strategica per fare gli adeguati rifornimenti. Nei diari dei viaggiatori dell’Ottocento molte zone della Murgia risultano ricoperte da un fitto manto di foreste. Oggi sopravvivono soltanto piccoli relitti di bosco, che adesso dovrebbero (finalmente) trovare migliore protezione con l’istituzione del parco nazionale. Superata la zona del parco, in cima a un colle in lontananza, si scorge Castel del Monte.

IDEE PER LA SOSTA

Basilica di San Nicola

La basilica, considerata uno dei prototipi delle chiese romanico-pugliesi, sorge a poca distanza dal mare. Deve il suo nome alle reliquie del santo le cui reliquie furono traslate da un equipaggio di marinai baresi dalla città di Myra, in Licia. Giunsero a Bari il 9 maggio 1087. Per informazioni: www.basilicasannicola.it

Balsigano

Per una visita guidata all’antico casale di Balsignano, che comprende anche le chiese di Santa Maria di Costantinopoli e di San Felice, si può contattare la Proloco di Modugno (telefono: 34072578082; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Tiell

Piatto tipico della gastronomia di Ruvo di Puglia (chiamato anche vaso di Ruvo) è un pasticcio di maccheroni cotto al forno in un tegame di terracotta. Vista l’abbondante quantità di carboidrati ben si adatta alla dieta ciclistica

Parco Nazionale dell’Alta Murgia

Il sito di riferimento per il percorso della Ciclovia dei Borboni è www.viaggiareinpuglia.it. Oltre a una cartina e un’accurata descrizione del percorso, sono segnalate anche le principali attrazioni turistiche e i servizi per il cicloturista. Per chi fosse interessato a scoprire in bicicletta altre zone della regione, ci sono diverse alternative, anche per gli amanti della mountain bike.