Da San Candido (Bz) a Fortezza (Bz)
La Val Pusteria, che per anni ha sofferto della concorrenza delle più rinomate Gardena e Badia (più attrezzate per il turismo invernale), oggi vive la sua rivincita grazie al cicloturismo che offre il vantaggio di una stagione molto più lunga. La ciclabile che attraversa tutta la valle, in costante discesa e sempre in sede protetta, offre l’appoggio del treno, comodo in caso di maltempo o di… stanchezza improvvisa.
Informazioni
Tipologia di percorso | pista ciclabile in sede protetta con alcuni tratti di traffico promiscuo |
Lunghezza | 69 km |
Livello di difficoltà | facile |
Fondo stradale prevalente | asfalto |
Bicicletta | Trekking, MTB |
Luoghi d'interesse | San Candido, Dobbiaco, Valdaora, Brunico, Vandoies, Rio in Pusteria, Fortezza |
Informazioni pratiche | |
Gpx del percorso | http://www.bicitalia.org/yourls/valpusteria |
Descrizione
Il piccolo borgo di San Candido è l’ultimo avamposto italiano prima del confine con l’Austria. Da un punto di vista geografico, però, si trova al di là dello spartiacque alpino che divide il bacino idrografico del Mar Adriatico da quello del Mar Nero, visto che è attraversato dalla Drava, affluente del Danubio. La partenza è traditrice perché, nonostante il dislivello complessivo della ciclabile faccia segnare una bella discesa di 426 metri, i primi quattro chilometri fino a Dobbiaco sono in leggera salita.
Superata la cima Coppi di questo itinerario (Dobbiaco si trova a quota 1.256 metri) comincia la lunga planata verso Fortezza. La pista ciclabile si infila in un sottopassaggio per scavalcare la linea ferrovia e immergersi in un fitto bosco di abeti. Nei mesi più caldi, i migliori (insieme a quelli autunnali) per pedalare da queste parti, l’abbassamento di temperatura è sensibile e per i più freddolosi è bene tenere un antivento a portata di mano. Non appena il paesaggio si apre con grandi distese prative ecco spuntare in lontananza il campanile della chiesa di Santo Stefano, a Villabassa, con la classica forma a cipolla.
Superata Villabassa, sulla sinistra, è possibile allontanarsi dalla pista ciclabile e avventurarsi (ma la salita è abbastanza tosta) nella minuscola valle di Braies, un’oasi di pace e tranquillità che la serie tv “Un passo dal cielo”, girata proprio sulle rive del lago di Braies, ha rivelato - purtroppo! - al turismo organizzato. Meglio, dunque, optare per una deviazione a Monguelfo, meno faticosa e di sicura soddisfazione per merito della bella chiesa barocca di Santa Margherita, impreziosita dai dipinti settecenteschi di Paul Troger.
Il tratto che porta fino a Valdaora è forse il più bello di tutta la Pusteria, almeno quella che si può ammirare in sella alla bicicletta. Boschi e praterie si alternano piacevolmente fino ad arrivare al lago artificiale di Valdaora, dalle insolite tonalità pastello. A rendere ancora più coinvolgente il contatto con la natura c’è il fondo stradale, che qui fa a meno dell’asfalto. Il gusto di pedalare è talmente intenso che potrebbe capitare di ritrovarsi alle porte di Brunico, 35 chilometri dopo San Candido, senza quasi accorgersene.
Buona la segnaletica della pista che permette al ciclista di seguirla senza difficoltà anche per le vie di Brunico, dove vale la pensa di passare per la strada pedonale del centro per fermarsi in qualche invitante pasticceria (ma ci sono locali per tutti i gusti: enoteche, ristoranti, birrerie). Nell’ultimo tratto, fino a Fortezza, la pista ciclabile si sviluppa proprio di fianco al fiume Rienza e alla ferrovia, tuttavia non riesce a ritrovare il fascino della prima parte. Prima di raggiungere Rio in Pusteria e il capolinea Fortezza, ci si può fermare a Vandoies, la patria del loden.
La ciclabile ovviamente si può percorrere in entrambi i sensi. Partendo da San Candido si può godere di una discesa costante, d’altra parte la partenza da Fortezza consente di unire alla ciclabile della Val Pusteria quella che, da Dobbiaco, permette di raggiungere il Cadore (fino a Calalzo). E ovviamente anche quella che collega San Candido a Lienz, in Austria, la pista ciclabile più battuta d’Italia. Da Lienz, poi, seguendo la pista ciclabile della Drava si può raggiungere Maribor, in Slovenia.
IDEE PER LA SOSTA
Collegiata di San Candido
È il più importante monumento romanico del Sudtirolo e fu edificato a partire dall’XI secolo sui resti di un monastero benedettino. L’austero campanile in pietra di pianta quadrata e l’atrio con il fonte battesimale precedono il grandioso interno a tre navate. Tra i capolavori all’interno il più notevole è il grande crocifisso ligneo dell’altare maggiore.
Lodenwelt
Il loden è un materiale derivato dalla lana di pecora e usato da secoli in Alto Adige per la realizzazione di cappotti, tracolle, pantaloni e gonne. Visitando questo museo si ha la possibilità di scoprire tutti segreti di una lavorazione che, oggi, è riuscita a imporsi anche nella moda globale. Per informazioni: www.oberrauch-zitt.com/it/loden
Gustav Mahler a Dobbiaco
Dal centro della cittadine della Val Pusteria si può raggiungere con una piacevole passeggiata il maso Trenker, dove il compositore Gustav Mahler trascorse diverse estati e compose la Nona sinfonia, la Decima (incompiuta) e il celebre Canto della terra. All'interno è possibile visitare la stanza occupata dal musicista insieme alla moglie Alma.
Castello di Brunico
Costruito nel 1251 dal vescovo di Bressanone Bruno von Kirchberg, il castello di Brunico è raggiungibile dal centro del paese con una piccola passeggiata. All’interno si trova un bel cortile con torre circolare mentre ai piani superiori ci sono alcune delle stanze vescovili e una piccola cappella. Dal 2011 una delle sue ali è diventata (la quinta) sede del Messner Mountain Museum. Per informazioni: www.messner-mountain-museum.it