Da Chiusi (Si) a Arezzo (Ar)
Lunga pedalata (la lunghezza rappresenta l’unico elemento di difficoltà) sul canale Maestro della Chiana alla scoperta dell’antica civiltà etrusca. L’acqua è la protagonista assoluta di un territorio disegnato dalla natura e rimodellato dalla mano dell’uomo con un'opera ciclopica che ha invertito il corso stesso delle acque. Da evitare i mesi più caldi durante i quali questo percorso, totalmente pianeggiante, può rendersi davvero impegnativo per via dell’afa e dell’umidità.
Informazioni
Tipologia di percorso | pista ciclabile in sede protetta |
Lunghezza | 62 km |
Livello di difficoltà | facile |
Fondo stradale prevalente | sterrato |
Bicicletta | Trekking, MTB |
Luoghi d'interesse | Laghi di Montepulciano e di Chiusi, Cortona, Castiglion fiorentino, Arezzo |
Informazioni pratiche | |
Gpx del percorso | http://www.bicitalia.org/yourls/sentierobonifica |
Descrizione
L’antica strada utilizzata dai manovali per la manutenzione del canale e delle chiuse oggi è una fantastica pista ciclabile che attraversa uno dei territori magici della Toscana, icona mondiale del cicloturismo in Italia. Il percorso parte proprio nel punto in cui si trova l’argine artificiale che segna il confine tra la Chiana toscana, che digrada verso l’Arno, e la Chiana romana, che defluisce verso il Tevere.
La prima parte del sentiero offre atmosfere da sogno: si pedala in aree verdeggianti tra il lago di Chiusi e il lago di Montepulciano, testimonianze dell’antica palude e luoghi ideali per piacevoli soste. Nei pressi del lago di Montepulciano sosta obbligata per gli amanti del birdwatching al Centro Visite "La Casetta" (gestito dagli Amici del Lago di Montepulciano www.amicilagodimontepulciano.it) che mette a disposizione dei visitatori capanni e piattaforme per l’osservazione dell’avifauna, perfino con la possibilità di navigare sulle acque del lago.
Circa 15 chilometri dopo la partenza da Chiusi il tracciato si immerge nell’ampia Val di Chiana seguendo fedelmente gli argini del Canale Maestro. Si viaggia sempre in piano, lontani dal traffico (e dal rumore) automobilistico. Nel frattempo la pista ciclabile avvicina e costeggia il Callone di Valiano, importante opera settecentesca destinata alla regolazione del flusso delle acque provenienti dai laghi di Chiusi e Montepulciano.
A cavallo tra le province di Siena e Arezzo troviamo un'opera unica, la Botte allo Strozzo, un manufatto idraulico che permette l'incrocio, a livelli sfalsati, di due canali. Più avanti il Sentiero dei Principes Etruschi (si innesta sulla destra della pista ciclabile, all’altezza del chilometro 37; è lungo 12 chilometri e presenta una salita finale decisamente impegnativa) è un’affascinante deviazione che conduce il ciclista a Cortona, fiabesco avamposto della Val di Chiana aretina, abitato fin dai tempi degli etruschi, che lo chiamavano Curtun. La nascita della città come insediamento è attestata fin dall’VIII secolo a.C. mentre le mura che ancora oggi è possibile vedere verso il santuario di S. Margherita risalgono al IV secolo a.C.
All’altezza di Cortona comincia il tratto aretino del Sentiero della Bonifica, un itinerario che adesso si addentra nell’anima agricola della Val di Chiana. La Toscana del vino, dell’olio extravergine d’oliva e del grano in questo tratto della valle si arricchisce di produzioni pregiate di pere, mele e susine. A Foiano della Chiana, raggiungibile dalla ciclabile con una deviazione breve ma tosta, ha luogo uno dei Carnevali più antichi d’Italia, documentato fin dal 1539. All’altezza del chilometro 40, nel punto in cui la pista ciclabile interseca ortogonalmente la strada asfaltata, merita una brevissima deviazione la colmata di Brolio: si tratta di un’importante opera idraulica, unica nel suo genere, che realizza l’innalzamento del suolo (bonifica per colmata) attraverso i depositi di acque torbide di provenienza collinare arginate con appositi recinti in terra.
Ci si avvicina al capolinea di Arezzo attraversando i territori di Marciano della Chiana e Castiglion Fiorentino, quest'ultima città etrusca e medievale ricca che oggi può contare su un ricco calendario di eventi come il Maggio Castiglionese e il Palio dei Rioni. Prima del Ponte Cesa troviamo un fondamentale snodo idraulico costituito dall'incrocio di ben quattro canali.
Il tratto finale del viaggio lungo il Canale Maestro della Chiana transita tra i frutteti e i vigneti di Civitella in Val di Chiana. Meno bucolica ma non meno affascinante è la storia dei Ponti d’Arezzo, oggi in cemento armato ma in funzione già nel XIV secolo con una serie di cinque ponticelli in legno. Da qui Arezzo dista circa sei chilometri mentre il Canale della Chiana prosegue fino all'opera che per secoli ha condizionato tutta la bonifica: la Chiusa dei Monaci, un monumento idraulico che risale al 1115, quello che vediamo oggi e del 1839. Poi con un corso naturale la Chiana si immette nell’Arno e, nei pressi della confluenza il fiume principale è sovrastato dal romanico Ponte a Buriano, con ogni probabilità lo stesso ritratto da Leonardo alle spalle della Gioconda.
IDEE PER LA SOSTA
I paesaggi della bonifica
La bonifica iniziata nel XVI secolo ha fatto della Val di Chiana un importante centro agricolo. Ancora oggi il territorio vive dell’economia locale, fortemente orientata ai prodotti della terra come il formaggio, la frutta, l’olio, il vino, la carne.
Oasi Lipu Montepulciano
Lungo le rive del lago è possibile osservare il grande airone cenerino, la garzetta, la sgarza ciuffetto e il maestoso airone bianco, mentre nel folto del canneto nidificano l’airone rosso, il tarabuso ed il tarabusino. Tra i rapaci si segnalano il gufo comune, che sverna nei boschetti di pioppi, il gufo di palude e il falco pescatore. www.lipu.it
Cortona
Tra i motivi per cui fare tappa a Cortona, ville e parco archeologico primi fra tutti, il più affascinante è senz’altro la rilevanza che questo centro aveva ai tempi degli etruschi. Non a caso da Cortona viene la Tabula Cortonensis, lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni in lingua etrusca.
Arezzo Wave
È un festival di musica rock che nel giro di pochi anni è divenuto punto di riferimento in Italia per le nuove tendenze musicali. L’evento, in calendario attorno alla metà di luglio, ha portato in città artisti del calibro di Ben Harper, Moby, Sonic Youth, David Byrne (tra l’altro grande appassionato di bicicletta) e Skin. Dal 2007 il festival si è spostato in altre città italiane divenendo Italia Wave, ma nel 2012 è ritornato “a casa”.