Da Bolzano (Bz) a Salorno (Bz)
Più che qualche salitella, il vero punto debole di questa ciclabile sono i tratti in cui affianca l’autostrada. Per fortuna sono pochi e abbastanza brevi. Per il resto dei suoi 36 chilometri la pista è una piacevole sorpresa, tra ponti di ogni genere e immensi frutteti. Con una quindicina di chilometri extra, è possibile allungare il percorso fino a Trento.
Informazioni
Tipologia di percorso | pista ciclabile in sede protetta |
Lunghezza | 36 km |
Livello di difficoltà | facile |
Fondo stradale prevalente | asfalto |
Bicicletta | Trekking, MTB, Bici da corsa |
Luoghi d'interesse | Bolzano, Ora, Egna, Salorno |
Informazioni pratiche | |
Gpx del percorso | http://www.bicitalia.org/yourls/bassaatesina |
Descrizione
Si parte dal centro di Bolzano, di fronte all’avveniristico Teatro Comunale inaugurato nel 1999. Ci dirigiamo in direzione Ponte Loreto per poi svoltare su un ponte che ci porta sulla ciclabile. Costeggiando la riva del fiume Isarco proseguiamo verso la Bassa Atesina: poco più avanti ecco il bivio, da una parte la ciclabile che porta a Merano e Appiano, dall’altra quella per Salorno Trento. Noi proseguiamo praticamente dritti, verso Trento, e di fatto abbiamo già messo le ruote sulla famosa Via Claudia Augusta, ora anche ciclabile della Val d’Adige.
La pianura erbosa che circonda il corso del fiume si chiama Ischia Frizzi ed è l’habitat ideale per numerose specie di uccelli. Spesso dalla sella può capitare di fare avvistamenti davvero insoliti… ma attenzione a non perdere di vista la strada! Dopo aver raggiunto e superato il ponte di Vadena, sotto la parete di granito che nasconde l’altopiano e i laghi di Monticolo, buttando lo sguardo all’orizzonte si ha una buona prospettiva per osservare la strozzatura di Salorno, vale a dire il punto in cui la valle si chiude, che poi è anche la destinazione finale della nostra pedalata.
Passiamo un altro ponte sull’Adige, questa volta è quello di Bronzolo che, con la sua massiccia struttura di metallo smaltato di bianco, indica la giusta direzione verso Ora. In questo tratto la ciclabile è una splendida passerella all’ombra degli incombenti rilievi e vicina al fiume Adige. Più avanti, invece, tra Ora ed Egna, per oltre un chilometro si affianca all’autostrada perdendo decisamente punti. Lungo tutto il percorso è facile trovare aree di sosta dove si può anche fare rifornimento d’acqua: un’ottima notizia visto che in estate la temperatura può essere molto elevata.
Molto buona anche la segnaletica della pista, con diversi cartelli lungo la ciclabile che segnalano il numero di chilometri che ci separano dalla prossima destinazione e da quella finale. Destinazioni che, nel punto in cui ci troviamo, coincidono visto che siamo ormai in vista di Salorno. Arriviamo al capolinea della ciclabile della Bassa Atesina al termine di un lungo passaggio tra i meleti che contraddistinguono tutto il paesaggio della valle.
IDEE PER LA SOSTA
Duomo di Bolzano
Dedicato a Santa Maria Assunta, è la chiesa più importante di Bolzano nonché concattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone. Nata come basilica paleocristiana nel IV secolo d.C. deve la sua attuale struttura gotica all’opera dell’architetto Burkhard Engelberg di Augusta. Da non perdere il pulpito in arenaria.
Castel Firmiano
Imponente architettura alla periferia sudoccidentale di Bolzano, domina dall’alto il corso del fiume Adige. In seguito a un’accurata ristrutturazione, ospita la sede principale del Museo della Montagna, ideato dall’alpinista Reinhold Messner e inaugurato il 9 aprile 2006. Per informazioni: www.messner-mountain-museum.it
Castello di Salorno
Piccolo ma inconfondibile castello arroccato in cima a uno spuntone di roccia sopra l’omonimo paese. Costruito tra il XII e il XIII secolo dai nobili di Salorno passò agli Asburgo per mano di Federico III che, nel 1463, giustiziò pure il nobile proprietario Hans von Spaur. Oggi appartiene al barone Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi che l’ha restaurato e aperto al pubblico. Per informazioni: http://haderburgschenke.com/it