Da Torbole (TN) a Ponte Arche (TN) e Terlago (TN)
Dal Lago di Garda seguendo la valle dei laghi del Trentino fino a Trento oppure nel canyon del Limarò fino a Ponte Arche
Informazioni
Tipologia di percorso | pista ciclabile in sede protetta con alcuni tratti di traffico promiscuo |
Lunghezza | 49 km |
Livello di difficoltà | medio |
Fondo stradale prevalente | asfalto |
Bicicletta | Trekking, MTB, Bici da corsa |
Luoghi d'interesse | Lago di Garda, Arco, Marocche, Forra del Limarò |
Informazioni pratiche | |
Gpx del percorso | http://www.bicitalia.org/yourls/dd9 |
Descrizione
La ciclovia inizia in comune di Torbole (TN) dove il fiume Sarca sfocia nel lago di Garda e segue il corso del fiume in gran parte su pista ciclopedonale in sede propria. La ciclovia è connessa direttamente alla ciclabile Riva del Garda-Mori e da questa alla rete ciclabile della provincia autonoma di Trento. Pedalando verso nord si scorge, sulla sinistra, in posizione isolata in mezzo alla pianura la mole del Monte Brione e più avanti, dopo circa 6 km la sagoma del castello medievale di Arco che domina l’omonimo borgo. La bella cittadina merita senza dubbio una visita al suo elegante centro storico o una rilassante pausa caffè. L’itinerario prosegue sempre in direzione nord fino a Ceniga (km 9,5) dove la sede propria diventa promiscua e Dro (km 11,4), località nota per la rinomate susine. Sulla destra si scorge la sagoma del castello di Drena, una fortezza medievale oggi sede di un interessante museo archeologico. La pista, nuovamente protetta, prosegue tra vigneti e uliveti e al km 12,5 inizia a salire, lentamente, con una pendenza media del 4% ma con uno breve strappo che arriva al 20. La ciclabile conduce fino alle Marocche di Dro, la più grande frana di origine glaciale dell'arco alpino, un paesaggio roccioso, quasi lunare, che dal 1989 ha assunto lo status di Riserva naturale provinciale per un’estensione di 247 ha. Tutte le salite prima o poi finiscono, e questa termina esattamente al km 17,7 della ciclabile e a 280 m s.l.m.; poi una piacevole discesa, divertente, di circa un chilometro ancora tra i vigneti e un tratto pianeggiante prima di raggiungere il borgo di Pietramurata (km 20,1). Poco prima, sulla destra, la deviazione ben segnalata per il lago di Cavedine. Ora il fiume scorre placido e lento, tra Pietramurata e il Maso del Gobbo l’itinerario corre ancora su strada, poi di nuovo in ciclabile fino a Sarche (km 23,7), frazione del nuovo comune di Madruzzo. A questo punto la ciclovia ufficiale si interrompe e bisogna proseguire su strada per circa 9 km, attraversando dapprima la riserva naturale provinciale con il lago di Toblino, impreziosito da un maniero di origini medievali, e successivamente il lago di Santa Massenza, affiancato dalla meno bucolica centrale idroelettrica. Presso la località di Vezzano (km 32,6), che si raggiunge dopo una piccola salita, la pista ciclabile riprende il suo normale tragitto raggiungendo in poco meno di 7 km i laghi di Terlago o, in alternativa, il centro del paese. Per il momento la pista ciclabile finisce qui, anche se è previsto un prolungamento fino a Trento. In alternativa a questo itinerario, o anche combinando le due cose, è possibile, all’altezza di Sarche, volgere la bici verso ovest e, dopo pochi tornanti in salita, trovare la splendida ciclabile del Limarò realizzata sul sedime di una vecchia strada ora dismessa (2 km dal bivio di Sarche). La ciclabile ben asfaltata prosegue lungo la forra creata dal fiume in un contesto paesaggistico singolare e affascinante, quasi sospesi tra cielo e acqua. La ciclabile supera un dislivello contenuto e termina, per il momento, dopo 4 km, all’uscita della galleria della nuova provinciale. La strada è mediamente trafficata ma dopo 1 km ecco un altro tratto di ciclabile, breve ma utilissimo, che ci porta in direzione di Ponte Arche, raggiungibile sempre su strada carrabile dopo un paio di chilometri.