Questo sito utilizza i cookies per il funzionamento. Cliccando su Ok ne consenti l'utilizzo

percorsi
Typography
Fotociclabile nei pressi di Lanterna Vecchia (C. Pedroni)

Da Stellata (Fe) a Gorino Ferrarese (Fe)

Inserito nel progetto Eurovelo, l’itinerario Destra Po è il tratto centrale del percorso numero 8 (chiamato “The Mediterranean Route”) che collega Cadice con Atene. Soprattutto però è una delle piste ciclabili importanti d’Italia, lungo il fiume nazionale, il Po, e verso un altro elemento di forte richiamo, il mare. Pianeggiante e solo per pochi chilometri a traffico misto, è un viaggio alla portata di tutti.

  • immagine
  • immagine
  • immagine
  • immagine
  • immagine

Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta con alcuni tratti di traffico promiscuo
Lunghezza 125 km
Livello di difficoltà facile
Fondo stradale prevalente asfalto
Bicicletta Trekking, MTB
Luoghi d'interesse Stellata, Gorino Ferrarese
Informazioni pratiche
Gpx del percorso http://www.bicitalia.org/yourls/destrapo

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

È una delle ciclovie più lunghe d’Italia con una elevata quota ciclabile e, ormai, sono più di dieci anni (è stata inaugurata nel 2001) che fa sognare cicloviaggiatori provenienti da tutta Europa. Si parte da Stellata, affascinante borgo di pianura che, tra i pioppeti, nasconde il suo tesoro, la Rocca Possente. Si tratta di una fortezza costruita per controllare tutto l’entroterra ferrarese, all’estremo nord del territorio estense. A sorpresa, subito dopo il via, la pista si allontana decisamente dal Po (sarà l’unica volta nei suoi 125 chilometri di sviluppo) per condurre il ciclista a Bondeno: una deviazione obbligata dovuta alla necessità di aggirare il fiume Panaro che, qui, conclude il suo corso.

Superata l’oasi di Bosco di Porporana si può notare alla base dell’argine la biconca del canale Boicelli, scavato agli inizi del Novecento come idrovia di collegamento con il Po di Volano. Quando sul contachilometri appare il numero 35, eccoci alle porte di Pontelagoscuro, che anticipa di poco la splendida Ferrara, città d’arte e… di biciclette. I collegamenti tra la pista e il capoluogo romagnolo sono assicurati da due ciclabili, la prima (e più breve) parte proprio da Pontelagoscuro, la seconda da Francolino.

Un tempo importante porto commerciale sul Po, non è un caso che Francolino debba il suo toponimo a “luogo franco”. Qui si torna a pedalare sull’argine del fiume mentre il Po inizia a scorrere per alcuni chilometri lungo argini senza golene. Visto il continuo innalzamento del livello delle acque per l’apporto di materiale sedimentario, infatti, gli argini vengono alzati sempre di più, tanto da sembrare delle grandi muraglie verdi. A Ro si trova il ponte che permette di sconfinare a Polesella, in territorio Veneto, mentre sull’argine destro, poco oltre, si incontra l’oasi Mulino sul Po dove si può visitare un magnifico esempio di mulino fluviale.

Le case che si intravedono dalla ciclabile intorno al chilometro 50 sono quelle di Guarda Ferrarese, tra cui spicca la chiesa settecentesca con la facciata rivolta verso al fiume. Si viaggia in un ambiente ben conservato e, con un po’ di attenzione, si possono avvistare alcune case che, in passato, erano abitate dai golenanti. A Serravalle ci si trova di fronte alla prima biforcazione del Po: sulla destra, infatti, si stacca il ramo del Po di Goro, che origina l’ampio territorio deltizio fino all’Adriatico.

In questo bivio la pista ciclabile segue il Po di Goro che, nel primo tratto, scorre parallelo al Canal Bianco. È questo binario fluviale che ci accompagna fin quasi a Mesola, inconfondibile anche in lontananza per via del suo maestoso Castello, voluto nel Cinquecento dal duca Alfonso II d’Este in prossimità di un vastissima tenuta di caccia.

Siamo ormai vicini al limite dei 100 chilometri dalla partenza da Stellata. La pista si immerge nell’ansa che precede la piega verso sud che il Po di Goro prende subito dopo Mesola. Una curva che circoscrive una delle aree naturalistiche più importanti del Parco del Delta del Po e che, in bicicletta, si può ammirare da posizione privilegiata. Si passa di fronte alla macchia del Bosco di Santa Giustina, poi è la volta della discreta e allungata Isola Rossi, su cui abbonda il salice bianco.

Sono le ultime sorprese di una ciclabile fantastica che ormai è giunta al suo capolinea: Gorino Ferrarese.

IDEE PER LA SOSTA

Ferrara

Chi decidesse di allungare un po’ il percorso per visitare Ferrara, difficilmente se ne pentirà. Il ritmo della città è dettato dalle biciclette, il mezzo di trasporto di gran lunga più utilizzato. Imperdibile il Castello Estense (per informazioni: www.castelloestense.it), simbolo della città.

Oasi di Ro

Boschetti di salici e pioppi, fanno da rifugio alla fauna selvatica mentre la campagna circostante, ricca di siepi e filari di piante, riporta il visitatore alla suggestiva atmosfera bacchelliana, arricchita dalla ricostruzione storica dell’antico mulino. Proprio Il Mulino del Po che è il romanzo più noto (racconta quattro generazioni della famiglia Scacerni attraverso un secolo di storia, dalla fine del periodo napoleonico fino alla Prima guerra mondiale) di Riccardo Bacchelli, a cui l’oasi è dedicata.

Parco del Delta del Po

Il Delta del Po è un complesso sistema di diramazioni fluviali attraverso cui il fiume Po sfocia nell’Adriatico. Un territorio in equilibrio tra acqua e terra che interesserà i visitatori per le sue molteplici attività: dall’acquacoltura alla pesca tradizionale, fino a una varietà senza pari di flora e fauna. Per informazioni: www.parcodeltapo.it

Crociere sul Delta

A Gorino Ferrarese, destinazione finale della ciclovia, è possibile organizzare piacevoli crociere fluviali alla scoperta del Delta del Po. Per informazioni: www.motonaveprincipessa.it