Da Brennero (Bz) a Bolzano (Bz)
La pista ciclabile della Valle Isarco è l’ideale per il cicloturismo di qualunque genere: è ben asfaltata e segnalata, sempre in sede protetta e con il vantaggio non da poco di essere costantemente in discesa. Priva di difficoltà, ma assai generosa negli spunti turistici, si presta benissimo ai viaggi familiari.
Informazioni
Tipologia di percorso | pista ciclabile in sede protetta |
Lunghezza | 97 km |
Livello di difficoltà | facile |
Fondo stradale prevalente | asfalto |
Bicicletta | Trekking, MTB |
Luoghi d'interesse | Brennero, Vipiteno, Fuldres, Fortezza, Bressanone, Chiusa, Bolzano |
Informazioni pratiche | |
Gpx del percorso | http://www.bicitalia.org/yourls/valleisarcobrennerobolzano |
Descrizione
La pista ciclabile della Valle Isarco è l’inizio della Ciclopista del Sole, una dorsale pensata per il turismo lento che dovrebbe collegare l’Alto Adige con la Calabria, per poi estendersi anche in Sicilia e Sardegna. Il progetto è stato presentato per la prima volta dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) a VeloCity, nel 1991.
Si parte dal passo del Brennero, 1.370 metri di altezza, che si può raggiungere facilmente anche in treno da Verona o Bolzano. I grandi spazi progettati per quella che un tempo era una frontiera caotica di uomini e merci, oggi appaiono decisamente fuori scala. I primi chilometri sono in forte discesa e può essere una buona idea trovare dei punti in cui sostare per far riposare un po’ i freni e… le mani. Purtroppo in questo tratto la pista ciclabile passa proprio di fianco all’autostrada e il rumore del traffico motorizzato toglie un po’ di fascino a questi chilometri.
Dopo circa 10 chilometri si raggiunge Colle Isarco, punto d’incrocio tra l’omonima valle e quella di Fleres, verso ovest. Poco più avanti si arriva a Vipiteno: l’ingresso è di quelli memorabili visto che si passa proprio sotto la torre che è il simbolo della città, la Zwölfertum, per poi proseguire lungo la via principale. Vipiteno, Sterzing in tedesco, è tagliata dal fiume Isarco e situata a poco meno di mille metri sul livello del mare. Ottima scelta per una sosta, soprattutto per i golosi che nelle pasticceria del centro potranno trovare torte di ogni genere.
Si torna a pedalare su un tratto piuttosto monotono, un lungo rettilineo proprio di fianco all’autostrada che, in estate, può essere anche molto assolato vista la mancanza di vegetazione. Prima di arrivare a Bressanone si passa da Fuldres, si scavalca l’Isarco e si costeggia il lago artificiale di Fortezza. Come Vipiteno, anche Bressanone richiama il ciclista a una sosta quasi obbligatoria: oltre al Duomo di origine romanica, ma oggi evidentemente barocco, e la sua piazza, la cittadina offre servizi di ogni tipo, meccanici compresi. Raramente un contesto urbano si presta così piacevolmente al transito ciclistico (la stesse impressione si ripeterà a Bolzano). Per questa ragione, forse, può capitare di lasciare Bressanone con la stessa allegria con cui si riparte dopo una sosta a una cascata o a un belvedere.
Peccato che anche in questo tratto le aree pic-nic siano piuttosto scarse: trovare sedie e tavolini lungo il percorso è quasi impossibile, per non parlare dei rifornimenti idrici. La situazione cambia decisamente in meglio dopo aver superato Chiusa e, fino a Bolzano, anche i tratti vicino alla statale sono pochissimi.
La città di Bolzano accoglie il ciclista con una rete di piste ciclabili che nel nostro Paese è davvero una rarità. Non a caso, negli ultimi anni, il capoluogo altoatesino si è guadagnato il titolo di città più ciclabile d’Italia (secondo un dossier di Legambiente) con il 28 per cento dei suoi abitanti che ogni giorno usano la biciclette per muoversi in città.
IDEE PER LA SOSTA
Acquarena
Per chi viaggia in famiglia, un’attrazione imperdibile è quella offerta, in ogni periodo dell’anno, da questa cittadella del divertimento d’acqua, a due passi dal centro di Bressanone, tra scivoli, piscine per tutte le età e temperature, al chiuso e all’aperto, con l’immancabile corredo di trattamenti benessere. Per scoprirlo: www.acquarena.com
Gastronomia altoatesina
Il Tirolo è una realtà estremamente eterogenee. Bressanone, che è la città più importante della regione, è un buon posto per assaggiare quelle specialità diffuse un po’ in tutte le valli e variamente rivisitate. Le più significative sono: strudel, canederli, crauti, würstel, strauben e speck. Ma la vera specialità di Bressanone sono gli spätzle, gnocchetti di forma irregolare a base di farina di grano tenero, uova e acqua.
Festival dei canederli
L’appuntamento con la sagra dedicata alla più famosa specialità gastronomica tirolese è per la seconda domenica di settembre: nelle vie del paese vengono apparecchiati lunghissimi tavoli (arrivano fino a 300 metri) e gli ospiti banchettano con i canederli. Per informazioni: www.sagradeicanederli-vipiteno.com
Duomo di Bolzano
Dedicato a Santa Maria Assunta, è la chiesa più importante di Bolzano nonché concattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone. Nata come basilica paleocristiana nel IV secolo d.C. deve la sua attuale struttura gotica all’opera dell’architetto Burkhard Engelberg di Augusta. Da non perdere il pulpito in arenaria scolpito da Hans von Schussenried.