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Il percorso di questa pista ciclabile ripercorre il tracciato della vecchia ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone e appartiene alle reti Bicitalia ed Eurovelo (n. 3, Ciclovia dei Pellegrini). Purtroppo manca una segnaletica dedicata e il dislivello (oltre 500 metri in salita) non è trascurabile: potrebbe farsi sentire soprattutto nelle salite a Fiuggi e Acuto.

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La lunghezza e la mancanza di sede protetta continua sono le uniche difficoltà di questo affascinante percorso che permette di scoprire il grande passato e molte curiosità di Torino e dintorni. La Corone di Delizie offre anche sette suggestive varianti storiche che raggiungono, tra gli altri, Moncalieri, Rivoli, Stupinigi e Superga.

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Itinerario suggestivo, agevolato da una leggera discesa (più di 500 metri il dislivello negativo), ma purtroppo sprovvisto di una sede protetta, limite che incide sull’agibilità di questo percorso, soprattutto per le famiglie con bambini al seguito. I quasi 150 chilometri di sviluppo complessivo richiedono almeno due giorni di viaggio (meglio tre). Da evitare in piena estate per via del caldo.

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La Ciclovia dei Borboni è un percorso turistico destinato a collegare Bari a Napoli: quello che viene descritto qui è il primo tratto. La prospettiva di vedere trasformato questo itinerario in un percorso protetto per il cicloturismo è piuttosto lontana visto che, dei 334 chilometri totali, solo una piccola minoranza sono riservati alle biciclette, infatti si percorrono per la maggior parte strade comunali e provinciali, battute da scarso traffico. Non ci sono rilievi significativi.

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È la tratta italiana della Ciclovia dell’Alpe Adria che, in una settimana, conduce i ciclisti da Salisburgo a Grado, per un totale di 425 chilometri. Dopo il confine italo-austriaco, il percorso si snoda in parte sul tracciato della vecchia linea ferroviaria dismessa. Non presenta difficoltà di rilievo ma ci sono punti di traffico promiscuo in cui è bene prestare la massima attenzione, soprattutto in presenza di bambini.

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Il dislivello complessivo non è di per sé rilevante, sono alcuni strappetti a rendere un po’ insidioso questo percorso: comunque non c’è da scoraggiarsi, si tratta sempre di poche centinaia di metri, che in caso di difficoltà si possono superare… a piedi. Il paesaggio della valle Aurina è splendido e un paio di laghetti rappresentano piacevoli possibilità di sosta.

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La salita che porta da Bolzano a Merano è talmente leggera (appena 80 metri di dislivello in 30 chilometri) da non risultare quasi percepibile. Questo itinerario, facile e alla portata di tutti, permette inoltre interessanti “allacciamenti” con altre piste ciclabili: quelle per Bressanone, Caldaro, Trento, la val Passiria e la val Venosta.

Leggi tutto: Pista ciclabile della Val d’Adige da Bolzano a Merano

Asfaltata e ben segnalata la ciclabile che collega Modena e Vignola è il percorso ideale per una gita in bicicletta, anche se per arrivare a destinazione bisogna affrontare una piccola salita finale. La pista ciclabile, inaugurata nel 2001, sfrutta il sedime della vecchia ferrovia e rappresenta uno dei primi casi di recupero.

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Il classico percorso ad anello in questo caso è arricchito da una piacevole deviazione, sempre su pista ciclabile, per un altro lago, quello di Comabbio. L’itinerario è facile e adatto a tutte le gambe e biciclette ma durante i periodi di alta stagione, soprattutto alla domenica, può essere molto trafficato!

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