Costruita in sede propria e ben segnalata, la pista presenta un’unica insidia: la sabbia che può rendere scivoloso il fondo stradale. Inevitabile d’altronde visto che si pedala a pochi passi dal mare e, in qualsiasi momento, ci si può fermare per fare un tuffo e rinfrescarsi. Pesaro e Fano hanno centri storici di rilievo che valgono una visita.
Pista ciclabile dei Tre Ponti
È il primo tratto di quella che è destinata a diventare una lunga arteria ciclabile sull’intera riviera abruzzese. Ben protetta e priva di difficoltà (anche sbagliare strada è praticamente impossibile) si adatta a escursioni con qualsiasi genere di bicicletta e qualsiasi allenamento.
Pista ciclabile Val Marecchia
È il percorso più amato dai biker della Riviera Romagnola e si sviluppa dal litorale verso l’entroterra lungo le sponde del fiume Marecchia. Non presenta un dislivello significativo ma il fondo non asfaltato fa salire leggermente il tasso di difficoltà di questo percorso.
Pista ciclabile da Mirandola a Finale Emilia
Fino ai primi anni Sessanta la ferrovia a scartamento ridotto che entrò in funzione nel 1882 collegava i vari centri della provincia al capoluogo modenese. Questa pista ciclabile, piacevole passeggiata senza alcun tipo di difficoltà, rappresenta il recupero del vecchio sedime ferroviario e attraversa campagne e vecchie stazioni.
Pista ciclabile Parma Po
Questo itinerario ciclabile lungo l’argine maestro del Po non presenta salite di rilievo ma non è totalmente protetto. Chi volesse tagliare una decina di chilometri può partire da Colorno che ha il vantaggio di essere raggiungibile in treno da Parma. Buono il fondo stradale, quasi sempre asfaltato.
Pista ciclabile Bassa Atesina
Più che qualche salitella, il vero punto debole di questa ciclabile sono i tratti in cui affianca l’autostrada. Per fortuna sono pochi e abbastanza brevi. Per il resto dei suoi 36 chilometri la pista è una piacevole sorpresa, tra ponti di ogni genere e immensi frutteti. Con una quindicina di chilometri extra, è possibile allungare il percorso fino a Trento.
Ciclovia Peschiera del Garda - Mantova
Itinerario lungo ma totalmente protetto, pianeggiante e dotato di una buona segnaletica (a parte i primi chilometri a Peschiera del Garda). L’unica insidia potrebbe essere il vento, vista l’esposizione del percorso. Per la stessa ragione è bene fare attenzione anche ai mesi caldi (giugno, luglio e agosto), in cui la temperatura può rendere davvero difficile pedalare.
Ciclovia della Versilia
È la pista ciclabile più balneare d’Italia, si sviluppa completamente in riva al mare e offre innumerevoli possibilità per improvvisare un tuffo. L’unica deviazione (facoltativa) è la salita a Pietrasanta, qualche chilometro all’interno. Facile e alla portata di tutti.
Pista ciclabile del Serchio
Poco meno di 40 chilometri, tutti in piano, all’interno del parco fluviale di Lucca. Un percorso ideale per scoprire i luoghi natali del compositore Giacomo Puccini, a cui questa pista ciclabile è dedicata. Si pedala lungo la riva destra del fiume Serchio, per lasciarsi alle spalle i Monti Pisani e raggiungere il mare a Bocca di Serchio.
Pista ciclabile da Godrano a San Carlo
Itinerario suggestivo nell’entroterra siciliano a sud di Palermo. Si sviluppa senza dislivelli impegnativi (anche se la salita a Corleone si fa sentire) e gode di una sede protetta per quasi tutto il tracciato, fanno eccezione soltanto alcune interruzioni in prossimità di qualche galleria e del viadotto Batticano. La segnaletica, peraltro prevista nel progetto, è ancora insufficiente. Attenzione alle temperature: in estate, soprattutto durante le ore mattutine, il caldo può risultare insopportabile.